Alessandro Porro: rischi, benefici ed opportunità del Piano Transizione 5.0

Scopri le opportunità di crescita e sostenibilità per le imprese italiane nel 2024-2025.
Alessandro Porro, Commercialista, Revisore legale, dal 1995 esperto in finanza agevolata e bandi UE, oggi responsabile dei progetti europei e delle attività di lobbying presso M3A Business Investments, è stato intervistato per approfondire il Piano Transizione 5.0, una nuova iniziativa di politica industriale lanciata in Italia per sostenere la doppia transizione, green e digitale, delle imprese.
Durante l’intervista, Porro ha illustrato i principali benefici economici per le imprese che aderiscono a questo piano, che mira a incentivare l’innovazione e la formazione attraverso risorse significative.
Con un budget complessivo di 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il Piano Transizione 5.0 si configura come un’opportunità unica per le aziende di tutti i settori e dimensioni, offrendo agevolazioni su investimenti in tecnologie avanzate, formazione, e autoproduzione di energia rinnovabile.

in foto: Ministro agli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto con dott. Alessandro Porro
Porro ha sottolineato l’importanza di agire tempestivamente e il ruolo cruciale delle società di consulenza nel guidare le imprese verso l’ottimizzazione delle risorse disponibili, garantendo una copertura finanziaria totale degli investimenti.

Quali sono i principali benefici economici che le imprese possono aspettarsi aderendo al Piano Transizione 5.0?
La piattaforma per la prenotazione degli incentivi è attiva dalle ore 12.00 del giorno 7 agosto sul sito del GSE, ente incaricato della gestione delle agevolazioni e del credito per conto del Mimit.
“Transizione 5.0 sarà uno strumento di nuova politica industriale che coniuga innovazione e formazione: è il primo piano in Europa con incentivi per le due transizioni, green e digitale, insieme con la formazione dei lavoratori”.


A quanto ammontano le risorse disponibili?
Il totale delle risorse stanziate ammonta a 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. Di questi, 6,3 miliardi di euro, provenienti dal programma RePower EU, finanzieranno il Piano Transizione 5.0. Altri 6,4 miliardi, già previsti dalla legge di bilancio, saranno a disposizione per il Piano Transizione 4.0.
Quale attività coinvolge?
La sua trasversalità coinvolge inoltre tutti i tipi attività, senza distinzione di dimensione, settore e territorio ed è pertanto cumulabile con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali a eccezione del credito d’imposta Transizione 4.0 e del credito per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) e nelle Zone Logistiche Speciali (ZLS).
Quali investimenti sono ammissibili al beneficio?
Sono ammissibili al beneficio 5.0 i progetti di innovazione aventi a oggetto investimenti in beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati (gli stessi riportati nell’allegato A e B del Piano Transizione 4.0) purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% dell’unità produttiva o 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento.
A queste condizioni è possibile agevolare anche le spese di formazione e gli investimenti in impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo.
In quale periodo si possono effettuare gli investimenti?
Il bonus è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 con possibilità di completare gli oneri documentali entro il 28 febbraio 2026.
Qual è l’ammontare massimo del contributo?
Il credito d’imposta prevede un’aliquota massima del 45% ed è modulato in 9 aliquote in funzione dell’ammontare degli investimenti e della riduzione dei consumi energetici conseguita.
Cosa rischiano le aziende che scelgono di non aderire immediatamente alle misure previste dal decreto?
Qual è il ruolo delle aziende di consulenza nel supportare le imprese?
Considerando la cumulabilità con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali, è fondamentale prenotare per tempo i benefici previsti da transizione 5.0, il ruolo delle società di consulenza specializzate è quello di ottimizzare l’uso delle risorse, il nostro obiettivo è quello di supportare le aziende al fine do ottenere la copertura totale degli investimenti da realizzare